Bronchenolo Tosse Influenza e Raffreddore Polvere Per Soluzi
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Bronchenolo Tosse Influenza e Raffreddore Polvere Per Soluzi

BRONCHENOLO TOSS INFL RAF 10BS

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Descrizione
DENOMINAZIONE
BRONCHENOLO TOSSE, INFLUENZA E RAFFREDDORE 500 MG + 200 MG + 10 MG POLVERE PER SOLUZIONE ORALE


PRINCIPIO ATTIVO
Principio attivo - mg/bustina Paracetamolo: 500 Guaifenesina: 200 Fenilefrina cloridrato: 10. Eccipienti con effetti noti: saccarosio: 2077 mg aspartame (E951): 12 mg sodio: 129 mg. Per l&rsquoelenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.


ECCIPIENTI
Saccarosio, acido citrico E330, acido tartarico E334, sodio ciclamato E952, sodio citrato E331, acesulfame potassio E950, aspartame E951, aroma di mentolo in polvere, aroma di limone, aroma di succo di limone, giallo chinolina E104.


INDICAZIONI TERAPEUTICHE
Per il sollievo a breve termine dei sintomi del raffreddore e dell&rsquoinfluenza inclusi dolori, cefalea, naso chiuso e mal di gola, brividi e febbre, e per il sollievo della tosse bronchiale.


CONTROINDICAZIONI
Ipersensibilità al paracetamolo, alla guaifenesina, alla fenilefrina cloridrato o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. &bull Gravidanza e allattamento. &bull Compromissione epatica o grave danno renale. &bull Cardiopatia e disturbi cardiovascolari, inclusa anemia emolitica grave. &bull Ipertensione. &bull Ipertiroidismo. &bull Diabete. &bull Feocromocitoma. &bull Pazienti che assumono antidepressivi triciclici (vedere paragrafo 4.5). &bull Pazienti che assumono altri prodotti contenenti paracetamolo (vedere paragrafo 4.4). &bull Glaucoma ad angolo chiuso. &bull Pazienti che assumono medicinali beta bloccanti. Controindicato nei pazienti in trattamento con inibitori della monoammine ossidasi o che hanno interrotto la terapia da meno di 2 settimane. L&rsquouso in pazienti con glaucoma o ritenzione urinaria. L&rsquouso in pazienti trattati con altri farmaci simpatico mimetici (quali decongestionanti, soppressori dell&rsquoappetito e psicostimolanti di tipo anfetaminico).


POSOLOGIA
Posologia. Adulti, anziani e bambini di età pari o superiore ai 12 anni: Una bustina ogni quattro ore in base alle necessità. Non superare 4 bustine (4 dosi) nell&rsquoarco di 24 ore. Non somministrare a bambini di età inferiore ai 12 anni. Cercare assistenza medica se i sintomi persistono per più di 5 giorni. Modo di somministrazione: Per uso orale dopo aver disciolto il contenuto della bustina in una tazza standard di acqua calda ma non bollente (250 ml). Far freddare l&rsquoacqua fino a raggiungere una temperatura che ne consenta il consumo. Bere tutta la soluzione entro 1 ora e mezza.


CONSERVAZIONE
Non conservare a temparatura superiore ai 30°C.


AVVERTENZE
Il paracetamolo deve essere somministrato con cautela in pazienti con danno renale grave o compromissione epatica. I rischi del sovradosaggio sono maggiori nei pazienti con malattia epatica alcoolica non cirrotica. Il medico o il farmacista devono accertarsi che non vengano somministrate contemporaneamente preparazioni contenenti agenti simpaticomimetici per vie di somministrazione differenti cioè per via orale e topica (preparazioni nasali, auricolari e oftalmiche). I prodotti contenenti agenti simpaticomimetici devono essere utilizzati con grande cautela in pazienti affetti da angina. Nei pazienti affetti dalle seguenti condizioni occorre il consiglio del medico prima di assumere questo prodotto: Ipertrofia prostatica (i pazienti possono sviluppare un&rsquoaumentata difficoltà nella minzione) Vasculopatia occlusiva ad es. fenomeno di Raynaud Cardiovasculopatia Miastenia gravis - una patologia autoimmune Gravi patologie gastrointestinali. Questo medicinale deve essere raccomandato solo se sono presenti tutti i sintomi (dolore e/o febbre, congestione nasale e tosse bronchiale). I pazienti affetti da tosse cronica o asma devono consultare il medico prima di assumere questo prodotto. Non assumere con un medicinale sedativo della tosse. I pazienti devono interrompere l&rsquouso di questo medicinale e consultare un operatore sanitario se la tosse dura più di 5 giorni o ritorna, o è accompagnata da febbre, eruzione cutanea o cefalea persistente. L&rsquouso concomitante con alcool deve essere evitato. Questo medicinale non deve essere usato da pazienti che assumono altri simpatico mimetici (quali decongestionanti, soppressori dell&rsquoappetito e psicostimolanti di tipo anfetaminico). L&rsquouso concomitante di altri medicinali contenenti paracetamolo deve essere evitato. Se i sintomi persistono, consultare il medico. Eccipienti: Contiene saccarosio. I pazienti affetti da problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, malassorbimento di glucosio-galattosio o carenza di saccarosio-isomaltasi non devono assumere questo medicinale. Contiene aspartame (E951), una fonte di fenilalanina. Può essere dannoso per i pazienti affetti da fenilchetonuria. Questo medicinale contiene 129 mg di sodio per bustina, equivalente al 6,5% dell&rsquoassunzione giornaliera massima raccomandata dall&rsquoOMS di 2 g di sodio per un adulto. Avvertenze speciali in etichetta: Contiene paracetamolo. Non assumere con altri prodotti contenenti paracetamolo. Cercare immediatamente assistenza medica in caso di sovradosaggio anche se si sente bene. Non assumere con altri prodotti per l&rsquoinfluenza, il raffreddore o con altri prodotti decongestionanti. Avvertenze speciali nel foglio illustrativo: Contiene paracetamolo. Cercare immediatamente assistenza medica in caso di sovradosaggio anche se si sente bene, a causa del rischio di danno epatico grave ritardato.


INTERAZIONI
PARACETAMOLO: La velocità di assorbimento di paracetamolo può essere aumentata da metoclopramide o domperidone e l&rsquoassorbimento può essere ridotto dalla colestiramina. L&rsquoeffetto anticoagulante di warfarin e altre cumarine può essere aumentato dall&rsquouso regolare e prolungato di paracetamolo con un aumento del rischio di sanguinamento, anche se dosi occasionali non hanno avuto effetti significativi. L&rsquoepato-tossicità del paracetamolo può essere potenziato da un eccessivo consumo di alcol. I medicinali che inducono gli enzimi epatici microsomiali, quali alcool, barbiturici, inibitori della monoammina ossidasi e antidepressivi triciclici possono aumentare la tossicità epatica di paracetamolo, in particolare dopo il sovradosaggio. Controindicato nei pazienti in trattamento con inibitori della monoammina ossidasi o che hanno interrotto la terapia da meno di 2 settimane a causa del rischio di crisi ipertensiva. L&rsquouso regolare di paracetamolo riduce probabilmente il metabolismo di zidovudina (aumentato rischio di neutropenia). I salicilati/aspirina possono prolungare l&rsquoeliminazione T½ di paracetamolo. Sono state riferite interazioni farmacologiche che hanno coinvolto il paracetamolo con numerosi altri medicinali, la cui rilevanza clinica è ritenuta improbabile nell&rsquouso acuto al regime di dosaggio proposto. Il trattamento concomitante con paracetamolo e FANS aumenta il rischio di disfunzione renale. Il paracetamolo può influenzare i test per l&rsquoacido urico fosfotungstato e i test per la glicemia. GUAIFENESINA: Se si procede alla raccolta delle urine entro 24 ore dalla somministrazione del prodotto, un metabolita può causare interferenze di colore nelle determinazioni di laboratorio dell&rsquoacido 5 idrossiindolacetico (5-HIAA) e dell&rsquoacido vanilmandelico (VMA). La guaifenesina potenzia l&rsquoazione dei sedativi e dei miorilassanti. FENILEFRINA CLORIDRATO. La fenilefrina deve essere usata con cautela in associazione con i seguenti medicinali poiché sono state riferite interazioni:
Inibitori delle monoammine ossidasi (incluso moclobemide) Si verificano interazioni ipertensive tra le amine simpaticomimetiche come la fenilefrina e gli inibitori della monoammina ossidasi (vedere le controindicazioni).
Amine simpaticomimetiche L&rsquouso concomitante di fenilefrina con altre amine simpaticomimetiche può aumentare il rischio di effetti indesiderati cardiovascolari.
Beta-bloccanti e altri antipertensivi (inclusi debrisochina, guanetidina, reserpina, metildopa) La fenilefrina può ridurre l&rsquoefficacia di agenti betabloccanti e antipertensivi. Può aumentare il rischio di ipertensione e di altri effetti indesiderati cardiovascolari.
Antidepressivi triciclici (ad es. amitriptilina) Può aumentare il rischio di effetti indesiderati cardiovascolari con fenilefrina.
Fenotiazidici usati come sedativi Può potenziare gli effetti sul SNC.
Alcaloidi dell&rsquoergot (ergotamina e metisergide) Aumentato rischio di ergotismo
Glicosidici cardiaci ad es. digitale Aumentato rischio di aritmia o attacco cardiaco
Agenti anestetici alogenati quali ciclopropano, alotano, enflurano, isoflurano Può provocare o peggiorare l&rsquoaritmia ventricolare



EFFETTI INDESIDERATI
La frequenza dell&rsquoinsorgenza degli effetti indesiderati è solitamente classificata come segue: Molto comune (&ge1/10) Comune (&ge1/100, <1/10) Non comune (&ge1/1.000, <1/100) Raro (&ge1/10.000, <1/1.000) Molto raro (<1/10.000) Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). PARACETAMOLO: Gli effetti avversi derivati dai dati di studi clinici storici sono infrequenti e dovuti ad una limitata esposizione del paziente. Gli eventi riportati nella estesa esperienza post-marketing alla dose terapeutica/in etichetta e considerati come attribuibili al paracetamolo sono riassunti nella tabella sottostante in base alla classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA. A causa dei dati limitati provenienti dagli studi clinici, la frequenza di questi eventi avversi non è nota (non può essere definita sulla base dei dati disponibili), ma l&rsquoesperienza post-marketing indica che le reazioni avverse al paracetamolo sono rare (&ge1/10.000, <1/1.000) e che le reazioni avverse gravi sono molto rare (<1/10.000).
Sistemi e organi Effetto indesiderato
Patologie del sistema emolinfopoietico Trombocitopenia Agranulocitosi Questi effetti non sono necessariamente causalmente correlati al paracetamolo
Disturbi del sistema immunitario Anafilassi Reazioni di ipersensibilità cutanea inclusi eritemi, angioedema e sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Broncospasmo*
Patologie epatobiliari Disfunzione epatica
Patologie gastrointestinali Pancreatite acuta
* Ci sono stati casi di broncospasmo con paracetamolo, ma questi sono più probabili nei pazienti asmatici sensibili all&rsquoaspirina o altri FANS. GUAIFENESINA: La frequenza di questi eventi è sconosciuta ma è ritenuta come probabilmente rara.
Sistemi e organi Effetto indesiderato
Disturbi del sistema immunitario Reazioni allergiche, angioedema, reazioni anafilattiche
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Dispnea
Patologie gastrointestinali Nausea, vomito, disturbo addominale, diarrea
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Rash, orticaria
FENILEFRINA CLORIDRATO: I seguenti eventi avversi sono stati osservati negli studi clinici con fenilefrina e possono pertanto rappresentare gli eventi avversi che si verificano più comunemente, sebbene le effettive frequenze non siano disponibili.
Sistemi e organi Effetto indesiderato
Disturbi psichiatrici Nervosismo, irritabilità, irrequietezza ed eccitabilità
Patologie del sistema nervoso Cefalea, capogiri, insonnia
Patologie cardiache Pressione arteriosa aumentata
Patologie gastrointestinali Nausea, vomito, diarrea
Le reazioni avverse identificate durante l&rsquoesperienza post- marketing sono elencate sotto. La frequenza di queste reazioni non è nota ma è probabilmente rara (&ge1/10.000, <1/1.000).
Patologie dell&rsquoocchio Midriasi, glaucoma ad angolo chiuso acuto, che si verifica con maggiore probabilità in quei pazienti con glaucoma ad angolo chiuso
Patologie cardiache Tachicardia, palpitazioni
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Reazioni allergiche (ad es. eritema, orticaria, dermatite allergica). Reazioni di ipersensibilità - inclusa sensibilità crociata che può insorgere con altri simpaticomimetici.
Patologie renali e urinarie Disuria, ritenzione urinaria. È più probabile che ciò si verifichi in quei pazienti con ostruzione della vescica, come l&rsquoipertrofia prostatica.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l&rsquoautorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all&rsquoindirizzo http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa.


SOVRADOSAGGIO
PARACETAMOLO È possibile che si verifichi danno epatico negli adulti che hanno preso 10 g o più di paracetamolo. L&rsquoingestione di 5 g o più di paracetamolo può portare a danno epatico se il paziente presenta fattori di rischio (vedere sotto). Fattori di rischio Se il paziente a) è in trattamento a lungo termine con cabamazepina, fenobarbitale, fenitoina, primidone, rifampicina, erba di San Giovanni o altri medicinali che inducono gli enzimi epatici oppure b) se consumano regolarmente etanolo in eccesso rispetto alle dosi raccomandate oppure c) è probabile che abbiano una deplezione del glutatione ad es. disturbi dell&rsquoappetito, fibrosi cistica, infezione da HIV, inedia, cachessia. Segni e sintomi I sintomi del sovradosaggio di paracetamolo nelle prime 24 ore sono pallore, nausea, vomito, anoressia e dolore addominale. Il danno epatico può manifestarsi 12-48 ore dopo l&rsquoingestione. Possono verificarsi anomalie del metabolismo del glucosio e dell&rsquoacidosi metabolica. In caso di grave avvelenamento, l&rsquoinsufficienza epatica può progredire in encefalopatia, emorragia, ipoglicemia, edema cerebrale e morte. Può svilupparsi insufficienza renale acuta con necrosi tubulare acuta fortemente suggerita da dolore ai fianchi, ematuria e proteinuria, anche in assenza di danno epatico grave. Sono state riferite aritmia cardiaca e pancreatite. Gestione Nella gestione del sovradosaggio di paracetamolo è essenziale il trattamento immediato. Nonostante la mancanza di sintomi iniziali significativi, i pazienti devono rivolgersi urgentemente all&rsquoospedale per cure mediche immediate. I sintomi possono essere limitati a nausea o vomito e possono non riflettere la gravità del sovradosaggio o il rischio di danno agli organi. La gestione deve avvenire secondo le linee guida di trattamento stabilite. Il trattamento con carbone attivo deve essere preso in considerazione entro un&rsquoora dall&rsquoassunzione del sovradosaggio. La concentrazione plasmatica di paracetamolo deve essere misurata 4 o più ore dopo l&rsquoingestione (le concentrazioni iniziali non sono rilevabili). Il trattamento con N-acetilcisteina può essere utilizzato fino a 24 ore dopo l&rsquoingestione di paracetamolo, tuttavia l&rsquoeffetto di protezione massimo si ottiene fino ad 8 ore dopo l&rsquoingestione. L&rsquoefficacia dell&rsquoantidoto si riduce nettamente dopo questo periodo di tempo. Se necessario, al paziente deve essere somministrata N-acetilcisteina per via endovenosa, in linea con il programma di dosaggio stabilito. Se il vomito non è un problema, la metionina per via orale può essere un&rsquoalternativa adeguata per le aree remote, al di fuori dell&rsquoospedale. La gestione dei pazienti che presentano disfunzione epatica grave oltre le 24 ore dall&rsquoingestione deve essere discussa con il Centro Antiveleni o con un&rsquounità epatica. GUAIFENESINA Segni e sintomi Dosi molti grandi di guaifenesina possono causare nausea e vomito. Trattamento Il vomito deve essere trattato con una reintegrazione dei fluidi e con il monitoraggio degli elettroliti se richiesto. FENILEFRINA CLORIDRATO Segni e sintomi È probabile che il sovradosaggio di fenilefrina causi effetti simili a quelli elencati al paragrafo delle reazioni avverse. I sintomi aggiuntivi possono includere ipertensione ed eventualmente l&rsquoassociazione di bradicardia di riflesso. Nei casi gravi possono verificarsi confusione, allucinazioni, attacchi epilettici e aritmia, tuttavia la quantità necessaria a produrre tossicità grave della fenilefrina è maggiore di quella necessaria a causare la tossicità correlata al paracetamolo. Trattamento Devono essere istituite misure di trattamento clinicamente appropriate che possono includere lavanda gastrica immediata e misure sintomatiche e di supporto. Gli effetti ipertensivi possono essere trattati con un agente bloccante dei recettori alfa (come fentolamina mesilato 6-10 mg) somministrati per via endovenosa, e la bradicardia può essere trattata con atropina, preferibilmente solo dopo aver controllato la pressione arteriosa.


GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza. PARACETAMOLO: I dati epidemiologici sulla somministrazione orale di dosi terapeutiche di paracetamolo non indicano effetti avversi sulla gravidanza o sulla salute del feto o del neonato. Studi sulla riproduzione che hanno preso in esame la somministrazione orale non hanno indicato segni di malformazioni o di tossicità sul feto. GUAIFENESINA: La sicurezza della guaifenesina durante la gravidanza non è stata stabilita. Il prodotto non deve essere usato durante la gravidanza. FENILEFRINA CLORIDRATO: La sicurezza dell&rsquouso di fenilefrina cloridrato durante la gravidanza non è stata stabilita. Il prodotto non deve essere usato durante la gravidanza. Allattamento. PARACETAMOLO: Il paracetamolo viene escreto nel latte materno ma non in quantità significative. Non sono stati riferiti effetti indesiderati nei bambini. GUAIFENESINA: La sicurezza della guaifenesina durante l&rsquoallattamento non è stata stabilita. Il prodotto non deve essere usato durante l&rsquoallattamento. FENILEFRINA CLORIDRATO: La sicurezza dell&rsquouso di fenilefrina cloridrato durante l&rsquoallattamento non è stata stabilita. La fenilefrina può essere escreta nel latte materno. Il prodotto non deve essere usato durante l&rsquoallattamento. Fertilità: Non ci sono informazioni disponibili che suggeriscono un effetto dei principi attivi sulla fertilità umana.


Scheda tecnica
Bronchenolo
040751036
040751036
Produttore
Perrigo Italia srl
Formulazione
Polvere
Capacità
50 g - 100 g
Formato
Bustine
Detraibile
SI